Ciao Darwin – dalla TV al Web
Poche settimane fa è iniziata la nuova stagione di Ciao Darwin, la settima per la precisione. Mediaset fa il pieno di ascolti puntando ancora una volta sull’intrattenimento trash. Dai tempi della prima stagione del Grande Fratello questi programmi sono aiutati nella loro circolazione da altri che ne amplificano la visibilità, rendendo celebri e virali sfottò e imitazioni. Chi non ricorda tormentoni come “Pasquale, la porta è rotta!” (celebre imitazione di Fabio de Luigi del concorrente del GF 3 Pasquale Laricchia, nell’ormai lontano 2003) di Mai dire Gol.
Nell’era del Web il compito di espandere il testo primario, costituito dal prodotto trash, non spetta più ad altri programmi tv, ma principalmente ai Social Media. Gli utenti, attraverso gli user generated content, si appropriano di determinati personaggi e situazioni, eleggendoli a fenomeno virale. Quelli che comunemente chiamiamo Internet memes.
Per capire meglio di cosa si tratti, mi rifaccio a un saggio di Carl Chen (The Creation and Meaning of Internet Memes in 4chan: Popular Internet Culture in the Age of Online Digital Reproduction, 2012), come spiega l’autore
“A meme can technically be any transferable form of information, but due to the mechanisms of digital and Internet technology, it is now commonly conceived of as an extremely contagious and often very humorous part of Internet culture that can sometimes generate enough hype to break into mainstream popular culture. These Internet memes—funny quotes, silly captioned pictures (or an image macro), riffs on popular culture, and viral videos—are created, found, and shared by Internet users who usually belong to online communities, the most infamous being the “random /b/” sub-forum of 4chan. org.”
Il meme non ha sempre origine in tv, ma attinge spesso e a piene mani da questo mezzo. Nel caso di Ciao Darwin è costituito da soggetti nati e plasmati totalmente in essa. Il personaggio di turno, nella maggior parte dei casi, presenta forti stranezze o comportamenti ambigui, a limite del ridicolo, che suscitano ilarità nello spettatore. Il personaggio, le sue battute, la sua immagine, vengono non solo “depredati” dal Web e resi virali attraverso video, GIF, immagini e citazioni, ma è il soggetto stesso che, assecondando e assorbendo completamente il ruolo attribuitogli dal Web, spesso si auto-determina come meme e contribuisce a diffondere, attraverso i suoi canali social, i contenuti prodotti dagli utenti.
Ciao Darwin ha riscosso un buon successo di pubblico: la terza puntata dell’1 aprile 2016 ha ottenuto 5.131.000 spettatori e, con il 24,44% di share, ha tenuto testa all’esordio del cavallo di battaglia Rai, il varietà Laura & Paola (fonte Davide Maggio). Ciao Darwin, che già costituiva un oggetto di culto per gli amanti della Trash TV, in questa nuova stagione ha consolidato questo processo di espansione del testo originario sui Web, volontariamente o meno, che ha trainato le reazioni e la partecipazione sui Social Media. Come si evince dall’infografica di Nielsen, il programma è quinto per interazioni su Twitter, dopo le teste di serie di Rai e Mediaset del sabato sera. I due motori trainanti della settimana stagione, per il momento, sono stati due personaggi, Filippo Filisetti Il Mistico e Francesco Saverio Nozzolino, detto Il Bucatino, divenuti fin dalla loro prima apparizione materiale per la proliferazione di User Generated Content. Così sono nate numerose pagine Facebook, oltre a quelle ufficiali dei due personaggi, gruppi, profili Twitter e i video su YouTube dedicati a loro raggiungono le 60.000 visualizzazioni.
I Social Media stanno diventando sempre di più il luogo per attualizzare vecchi format, cedendo ai canali del Web il momento della satira, soprattutto sulla TV, che prima era appannaggio di comici professionisti (non a caso anche Mai Dire è diventato una pagina Facebook). E Mediaset, attraverso Ciao Darwin, ha ben interpretato il cambiamento.